Risk Manager 

Dott.ssa Marika Biamonte

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P.O.Pugliese 4° piano-Risk Management


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Piano Aziendale Rischio Clinico  -  23 Dicembre 2022

L'articolo 1 della legge n. 24/2017 (c.d. Legge Gelli), entrata in vigore in data 1 aprile 2017, qualifica “la sicurezza delle cure come parte costitutiva del diritto alla salute e precisa che essa si realizza anche mediante l'insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio connesso all'erogazione di prestazioni sanitarie e mediante l'utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche ed organizzative”.

Nel corso dell'esame al Senato, al comma 3 è stata aggiunta la specificazione che” le attività di prevenzione del rischio - alle quali concorre tutto il personale - siano messe in atto dalle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private”.

Si rafforza ancora di più la convinzione, rispetto a quanto riportato nella legge n. 208/2015 (Legge di stabilità), in cui si sanciva: “tutte le strutture pubbliche e private attivino un’adeguata funzione di monitoraggio e gestione del rischio sanitario”, che la realizzazione delle attività di prevenzione e gestione del rischio sanitario (risk-management), rappresenti un interesse primario che concorre, insieme ad altri fattori, ad assicurare il rispetto del principio della sicurezza delle cure.

La rilevanza di una corretta gestione del rischio sanitario da parte delle Strutture Sanitarie o Sociosanitarie pubbliche e private, quale elemento fondamentale per il rispetto della sicurezza delle cure, inteso come interesse primario, è evidenziata  anche, dall’obbligo da parte di ogni Regione (art. 4 comma 1) di istituire il “Centro per la Gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente”, che raccoglie dalle strutture stesse i dati regionali sui rischi, eventi avversi e sul contenzioso e li trasmette annualmente, mediante procedura telematica unificata a livello nazionale, all’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità, di cui all’art.3 della citata Legge.

La “Legge Gelli” affronta e disciplina i temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie e delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, le modalità di svolgimento dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, l'obbligo di assicurazione e l'istituzione del Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità̀ sanitaria. Si disciplina dettagliatamente il procedimento che porta all’emanazione delle linee guida, che costituiscono il presupposto per l’accertamento della responsabilità penale.

“Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori, eterogenei e dinamici, tra cui si citano la pluralità delle prestazioni sanitarie, delle competenze specialistiche e dei ruoli professionali, tecnico-sanitari ed economico-amministrativi e l’eterogeneità dei processi e dei risultati da conseguire. Tutti gli elementi del sistema devono integrarsi e coordinarsi, per rispondere ai bisogni assistenziali del paziente ed assicurargli la miglior cura possibile”.

(Raccomandazione del Ministero della Salute “Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico: Manuale per la formazione degli operatori sanitari“).

La S.O.D. Risk Management si occupa della gestione del Rischio Clinico ed  ha  come obiettivo quello di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e aumentare la sicurezza dei pazienti e degli operatori, impiegando un insieme di metodi, strumenti e azioni per identificare, analizzare, valutare e trattare i rischi connessi all’erogazione delle cure, avvalendosi della collaborazione degli operatori sanitari (attraverso la segnalazione di incidenti, eventi avversi, eventi sentinella) e delle funzioni aziendali, (qualita', URP, formazione, ufficio legale, ingegneria, CIO, farmacia, Direzione Sanitaria, SPPA).

Si intende per evento avverso una lesione o morbosità procurata ai pazienti, almeno in parte, da trattamenti medici . L’evento avverso è inatteso,  indesiderato, non intenzionale, potenzialmente dannoso o dannoso per il malato.

La segnalazione, se eseguita attraverso i canali ufficiali di riferimento dell’unità del rischio clinico, è indipendente dalle autorità con potere punitivo e  viene analizzata da esperti in materia, al fine di emanare tempestive raccomandazioni con l’obbiettivo di cambiamenti nei sistemi di processo piuttosto che prestazioni individuali.

Le segnalazioni sono obbligatorie in caso di reazioni avverse a farmaci, reazioni trasfusionali ed eventi sentinella, che sono avvenimenti di particolare gravità.

Alle segnalazioni obbligatorie vanno aggiunte quelle volontarie, che riguardano tutto ciò che sopra non è stato indicato ( una prescrizione errata, scheda unica di terapia non firmata dal medico responsabile, dispositivo medico alterato o errato utilizzo dello stesso, ritardo nella somministrazione farmacologica o ritardo nell’esecuzione di un esame diagnostico).

   ATTIVITÀ


 

Gestione  dell’Incident Reporting : quasi eventi o eventi avversi a minore  gravità.


 Il sistema di Incident Reporting è una modalità di raccolta delle segnalazioni degli eventi avversi significativi , incidenti o quasi incidenti, intesi come  eventi che avrebbero potuto evolvere in incidenti.

E’ una raccolta di informazioni su concreti eventi avversi  secondo un  modo strutturato ed ha il compito di fornire una base di analisi per la predisposizione di azioni di miglioramento atte a  prevenire il reiterarsi di tali episodi .


La sua esistenza offre una misura dell’affidabilità dell’organizzazione ed, inoltre,  fornisce informazioni a coloro che operano nell’ ottica del miglioramento dell’organizzazione nei suoi aspetti di sicurezza.
Gli eventi che determinano esiti dannosi costituiscono solo la punta dell’iceberg  di una realtà in cui errori vengono intercettati  dagli Operatori prima che producano conseguenze dannose o le producano in modo estremamente ridotte. 

La segnalazione di tali eventi  consente di allargare il normale campo di osservazione considerando, come utili ad una analisi, non solo gli eventi giunti in contenzioso, ma tutti gli eventi percepiti dagli Operatori  cui non conseguono danni (near miss) o in cui essi sono minimi.
Pertanto l’Incident Reporting è un sistema  utilizzato al fine di comprendere meglio i difetti di sistema che favoriscono l’insorgere di eventi avversi,  prima che questi si manifestino con conseguenze dannose.


E’ un sistema di segnalazione volontario, che gestisce le informazioni in modo confidenziale
e non comporta l’adozione di sanzioni o punizioni. Le informazioni non sono utilizzate per il sistema della responsabilità, già conosciuto dal contenzioso, ma per quello della qualità e della sicurezza.
Non sostituisce le segnalazioni dovute.



 Gestione della Segnalazione degli Eventi Sentinella.
Sono definiti Eventi Sentinella quegli eventi avversi di particolare gravità, che causano morte o gravi danni al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario.

La sorveglianza degli eventi sentinella,  costituisce un’importante azione di sanità pubblica, rappresentando uno strumento indispensabile per la prevenzione di tali evenienze e per la promozione della sicurezza dei pazienti.  Il Ministero della Salute ha elaborato un protocollo per il monitoraggio degli eventi sentinella, con l’obiettivo di fornire alle Regioni e alle Aziende Sanitarie una modalità univoca di sorveglianza e gestione di tali eventi sul territorio nazionale, a garanzia dei livelli essenziali di assistenza.   



Elenco  Eventi Sentinella

Procedura in paziente sbagliato
Procedura in parte del corpo sbagliata (lato, organo o parte)
Errata procedura su paziente corretto
Strumento o altro materiale lasciato all’interno del sito chirurgico che richieda un successivo intervento o ulteriori procedure
Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità AB0
Morte, coma o gravi alterazioni funzionali derivati da errori in terapia farmacologica
Morte materna o malattia grave correlata al travaglio e/o parto
Morte o disabilità permanente in neonato sano di peso >2500 g non correlata a malattia congenita
Morte o grave danno per caduta di paziente
Suicidio o tentato suicidio di paziente in ospedale
Violenza su paziente
Atti di violenza a danno di operatore
Morte o grave danno conseguente ad un malfunzionamento del sistema di trasporto (intra ospedaliero, extraospedaliero)
Morte o grave danno conseguente a non corretta attribuzione del codice triage nella Centrale operativa 118 e/o all’interno del pronto soccorso
Morte o grave danno imprevisti a seguito dell’intervento chirurgico
Ogni altro evento avverso che causa morte o grave danno


Attività di Root Causes Analisys.
Diffusione delle Raccomandazioni Ministeriali e delle Procedure Ministeriali.
Diffusione delle Procedure Regionali.
Supporto tecnico alla realizzazione di percorsi assistenziali aziendali. 
Collaborazione con i Dipartimenti nell’ analisi preventiva di situazioni potenzialmente a rischio.
Analisi ed indicazioni all’ interno del Comitato Infezioni Ospedaliere.
Analisi del contenzioso giudiziario ed extragiudiziario in ambito Comitato Valutazione Sinistri.                                     


Obiettivo  aziendale  validare lo strumento di rilevazione degli eventi/incidenti per costituire una banca dati aziendale finalizzata alla gestione del Rischio clinico.

Individuare aree di criticità organizzative ed eventualmente carenze di sistema  e creare percorsi di miglioramento .

Coinvolgere gli operatori e sensibilizzarli sul tema della sicurezza.  

Il Risk Management in sanità rappresenta l’insieme di varie azioni complesse in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente , sicurezza basata sull’apprendere dall’errore.